La Nebulosa di Orione (nota anche come Messier 42 o M 42, NGC 1976) è una nebulosa diffusa molto conosciuta perché tra le più brillanti del cielo notturno, talmente luminosa da essere facilmente individuabile già con un piccolo binocolo.
Per questo sembra anche apparentemente semplice da elaborare, ma l’enorme differenza di luminosità tra le sue deboli strutture e le parti più luminose la rendono invece particolarmente difficile.
Le parti più flebili possono essere evidenziate solo con tempi di esposizione lunghi che però sono tali da saturare le zone che presentano già un elevata luminosità! Quindi se si espone poco non si evidenziano le strutture deboli ed al contrario se si espone adeguatamente si rischia di saturare le parti già luminose della nebulosa come nel caso delle stelle che formano il trapezio.
L’unica soluzione consiste nell’acquisire molte serie di frames realizzate con tempi via via sempre superiori al precedente e poi elaborarle in HDR.
Dati di scatto:
Questa immagine è il risultato dell’integrazione di:
- Con filtro L-Extreme
217 frames da 30 secondi, per un totale di 1ora e 47 minuti ripresi a -10°C
128 frames da 240 secondi, per un totale di 8ore e 20 minuti ripresi a -10°C
- Con filtro L-Pro
39 frames da 30 secondi, per un totale di 19minuti ripresi a -20°C
31 frames da 60 secondi, per un totale di 31minuti ripresi a -20°C
Che poi ho interpolato in HDR
Telescopio newton GSO 154/600, Camera di ripresa ASI 294 MC Pro
Telescopio guida 60/240, Camera ASI 120 mini
Montatura Skywatcher EQ5 Synscan
Acquisizione Asiair Pro, Elaborazione in RGB con Pixinsight.